Un weekend d’autunno in Abruzzo? Il nostro itinerario

Un weekend d’autunno in Abruzzo? Il nostro itinerario

Un weekend d’Autunno in Abruzzo è un’esperienza magica: le spiagge sembrano acquerellate, le colline e le montagne si colorano di rosso, arancio e giallo. Nei borghi, vino e olio nuovi sono i protagonisti indiscussi, insieme all’artigianato e alle tradizioni gastronomiche locali.

Nell’ultimo articolo vi avevo promesso un itinerario di cose da vedere in Abruzzo in un weekend d’autunno. Ebbene, eccoci qui.

Questo è il mio suggerimento per trascorrere un fine settimana alla scoperta di una regione selvaggia, viva e affascinante.

Il nostro weekend d’autunno parte da Silvi Alta

Immaginiamo che sia venerdì. Prima di arrivare a Silvi Alta ti consiglio di fermarti per una visita alla Torre Cerrano, simbolo di questi territori e sede dell’Area Marina Protetta. Si tratta di un’antica fortificazione costiera immersa in un giardino mediterraneo sul mare. All’interno potete visitare il Museo del Mare, con fossili e percorsi dedicati alla tradizione marinara di Silvi e Pineto.

Raggiungeteci poi nel borgo. Il Relais Borgo sul Mare è proprio in piazza: scaricate subito le valigie, una doccia, un po’ di riposo e siete pronti per uscire

La Chiesa del Ss. Salvatore

La prima cosa da fare è visitare Silvi: non è grande, ma è ricca di storia. Entrate nella chiesa altomedievale del Ss.Salvatore, proprio di fronte al Relais. Sta lì da poco meno di 1000 anni: immaginate quanta vita ha da raccontare. Al suo interno, trovate la statua di S. Leone, il santo patrono che secondo la leggenda ha scacciato gli invasori saraceni con l’aiuto di Dio e una fiaccola.

La bottega Generi Diversi dal 1927

Uscendo dalla chiesa, dirigetevi lungo corso Umberto I: una viuzza dritta, dalla quale esplorare i vicoli di Silvi Alta. Veniteci a trovare nella bottega Generi Diversi per assaggiare i prodotti tipici locali: dolci tradizionali, spezie locali, liquori abruzzesi, liquirizia ecc. La bottega, oggi parte dell’Ospitalità Diffusa, è attiva dal 1927 ed è da sempre un punto di riferimento per i silvaroli.

Il tramonto sul belvedere è poesia in un weekend d’autunno

Continuando sul corso, arrivate alla loggia: un grande spiazzo che termina con la balconata del belvedere. Lì, godetevi la vista che nei giorni limpidi va dal Conero a Vasto. Se vi voltate verso destra, potete scorgere il profilo della Majella. A sinistra, risalendo verso la circonvallazione settentrionale, non potete non riconoscere il massiccio del Gran Sasso, adagiato come un gigante che dorme. Il sole tramonta proprio dietro in Gran Sasso: il borgo si tinge di rosso. 

È ora di rientrare nel Relais e prepararsi per la cena in uno dei ristoranti di Silvi. Non esitate a chiederci consigli al momento del check in, per provare le specialità di carne o di pesce con cui sapranno deliziarvi i ristoratori del borgo.

Giorno 2: questo weekend autunnale entra nel vivo

Un weekend in Abruzzo in autunno ha un vantaggio unico: con brevi tratti di macchina puoi raggiungere quasi tutte le principali attrazioni della regione. Sono tantissime, scegliere è difficile.

Ho pensato ad un itinerario negli immediati dintorni di Silvi, senza tragitti lunghi in macchina.

Allora, ti consiglio di visitare un altro borgo tra i più belli della regione e del Paese: Città Sant’Angelo.

Una buona colazione al Relais e poi si va. Partendo da Silvi Alta, bisogna raggiungere la SS16 e proseguire verso sud fino alla rotatoria situata al confine tra Silvi e Città S.Angelo. Prendete la prima uscita a destra e iniziate una comoda strada in salita che vi porterà fino al borgo angolano. Il tragitto dura circa 20 minuti.

Cosa vedere a Città S.Angelo nel nostro weekend d’autunno

Siamo già in provincia di Pescara. Durante questo weekend d’autunno in Abruzzo ti suggerisco una passeggiata lungo il corso di città Sant’Angelo, con alcune soste da non perdere per visitare:

  • i giardini comunali
  • la collegiata di San Michele Arcangelo
  • le numerose chiese e i chiostri
  • il museo laboratorio d’arte contemporanea.

Prendetevela con calma, scattando foto di questo borgo suggestivo e molto curato. Il corso termina con l’imponente scalinata della chiesa di S. Agostino, eretta nel 1314.

Sarete stanchi, ormai è ora di pranzo. Un consiglio? Recatevi in un ristorante tipico per assaggiare la famosa pasta alla mugnaia

E dopo pranzo, una visita alla città di Pescara

Non può mancare un salto a Pescara, soprattutto durante il weekend quando la città si anima e si popola. Il centro cittadino è un enorme passeggiata pedonale piastrellata di bianco e di nero, circondata da vetrine, bar, ristoranti, enoteche e attrazioni per tutti i gusti e tutte le età.

Vi conviene lasciare la macchina in stazione e incamminarvi lungo corso Umberto, la via principale dello shopping pescarese.

Il centro della città e la Nave di Cascella

Godetevi questa passeggiata che dalla stazione centrale porta direttamente al mare. Ai lati di corso Umberto, a sinistra e a destra, continua il centro della città, interamente pedonale. Sono anche i luoghi della movida pescarese, con ristoranti e locali adatti a target di ogni tipo.

Proseguendo dritti, da corso Umberto, vi troverete in una piazza molto vasta. Si chiama piazza della Rinascita, ma per tutti è Piazza Salotto: è il salotto buono di Pescara, luogo di incontro, di passeggiate.

Da piazza Salotto attraversate ancora la strada: siete davanti ad un monumento simbolo di Pescara, la nave di Cascella. Si tratta di una fontana/scultura moderna di cemento situata proprio davanti alla spiaggia, realizzata dall’artista Cascella.

Siete ormai sulla riviera. Se il tempo lo consente, è l’occasione perfetta per visitare la spiaggia abruzzese in autunno. Oppure, potete raggiungere il Ponte del Mare: a piedi occorrono circa 15 minuti. 

Il Ponte del Mare: lo sguardo va dall’adriatico al Gran Sasso

Questo ponte è un capolavoro di design, suddiviso in una via pedonale e una ciclabile, è sospeso sulla foce del fiume Pescara. Venendo dalla nave di Cascella, a sinistra troverete il mare Adriatico, ma guardando a destra, dalla sommità del ponte, lo scenario è incantevole. Prima c’è il fiume, poi lo sguardo abbraccia lo skyline moderno della città, con l’edificio comunale, le due torri Camuzzi e il modernissimo Ponte Flaiano. Infine, sullo sfondo, si staglia il profilo del Gran Sasso. 

Piccolo suggerimento: il ponte del Mare al tramonto è indimenticabile, ma in autunno può essere ventilato. Vestitevi adeguatamente!

Da non perdere a Pescara in un weekend in autunno

Altri posti da visitare a Pescara sono:

  • Pescara Vecchia, con ristorantini e locali nell’area più antica della città;
  • La casa natale di Gabriele D’Annunzio;
  • Il Museo delle Genti d’Abruzzo.

Potete raggiungerli in automobile, con il bus o con il treno dalla stazione Centrale a Pescara Porta Nuova.

Ormai è sera: ora di cenare in uno dei tanti locali pescaresi e poi tornare a Silvi. Domani vi aspetta un’ultima tappa.

L’ultima tappa del nostro weekend d’autunno in Abruzzo: Atri.

Domenica mattina, ultima colazione al Relais. C’è già quell’aria di malinconia quando si torna a casa, ma a pochi kilometri da Silvi c’è un altro luogo da visitare: è Atri.

In automobile, partendo dal Relais Borgo sul Mare, raggiungete Atri in circa 10 minuti. 

Prima di arrivare al centro storico di questa antica città, vi suggeriamo una deviazione per visitare l’Oasi WWF dei Calanchi di Atri.

Lo scenario lunare dei calanchi di Atri

L’Oasi è un anello in cui fare un trekking facile: gira attorno ai calanchi argillosi, scavati dall’acqua, che creano sculture naturali e scenari lunari. Meritano davvero una visita. Se non avete tempo di compiere l’intero percorso, potete parcheggiare l’automobile al Centro Visite e iniziare a scendere a piedi verso sinistra, continuando la strada fino a raggiungere la cappella di San Paolo. Lungo questo itinerario infatti troverete il punto panoramico più bello.

Apprezzata la natura abruzzese, è ora di visitare la città.

Cosa vedere a Atri, città d’arte e di storia

Atri ha una storia antichissima che inizia in età picena. Fu una fedelissima colonia Romana, patria natia della gens Elia da cui discese l’imperatore Adriano, e un centro culturale molto attivo nel medioevo e nel Rinascimento. Ma sotto la guida dei Duchi d’Acquaviva la città raggiunse il massimo prestigio. Nel XVII secolo espresse il Generale dei Gesuiti, Claudio d’Acquaviva, al tempo in cui la Compagnia di Gesù aveva un ruolo egemone nella cultura, nella politica e nella spiritualità europea e del Nuovo Mondo. Poco prima, anche Miguel de Cervantes, autore del Don Chisciotte, era stato a Atri a servizio dei Duchi.

Tutta questa storia è ben visibile in ogni angolo della città d’arte.

Vi consiglio di visitare assolutamente:

  • la cattedrale medievale, con gli affreschi all’interno, il chiostro e il museo capitolare. Dal plexiglas posto sotto l’altare sono visibili i resti delle terme romane, anticamente collocate nello stesso sito;
  • la villa comunale, immersa nel verde: è un luogo di passeggio, di jogging e di ritrovo;
  • il belvedere, che dà su una vallata collinare ed è decorato con numerose sculture d’arte moderna;
  • il palazzo ducale d’Acquaviva, oggi sede del Comune di Atri, che spesso ospita mostre e eventi culturali;
  • il teatro comunale, una piccola bomboniera che nulla ha da invidiare a teatri maggiori come il San Carlo di Napoli, al quale si ispira.

C’è molto da vedere ad Atri e molto da assaggiare nei forni, nelle pasticcerie e nei ristoranti della città. Non potrebbe esserci conclusione migliore per questo itinerario abruzzese in un weekend d’autunno.

Vi aspetto al Relais, 

non vedo l’ora di accogliervi,

Ginevra.


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